coach campus icona

Scegli tu l’Associazione a cui iscriverti

I programmi dei nostri percorsi permettono di iscriverti all’associazione di coaching italiana o internazionale che preferisci, perché rispondono a tutti i requisiti richiesti.

diventare coach

Libertà di scelta

Come scuola, abbiamo preferito non legarci ad una associazione di coaching in particolare: preferiamo lasciare liberi i nostri allievi di scegliere se iscriversi ad una associazione (non vi è alcun obbligo di legge di farlo) e di scegliere quella più adatta a ciascuno di loro.

RUOLO ASSOCIAZIONI

Le associazioni devono garantire i diritti dei clienti dei coach e sanzionare i coach che non si comportano professionalmente

UTILITÀ ASSOCIAZIONI

Per un coach professionista, iscriversi ad una associazione è utile per avere formazione continua e confronto con altri coach

CRITERI DI AMMISSIONE

Aver partecipato ad un corso di coaching con un numero minimo di ore di didattica (tra 60 e 100) e versare la quota associativa

La Legge 4/2013 prevede l’istituto delle associazioni tra coach. Sono una realtà utile per coltivare da una parte la comunità e lo scambio professionale tra i coach e tutelare dall’altra i diritti dei consumatori, in questo caso i clienti dei coach.

Poiché alcune associazioni di coaching presentano e promuovono se stesse in modo difforme da quanto previsto dalla legge, è opportuno che il coach professionista conosca la legge e il ruolo (con i relativi limiti) assegnato dalla legge alle associazioni. Noi siamo per la chiarezza e la trasparenza e vogliamo accompagnarvi nella lettura dei punti chiave della Legge 4/2013.

Scarica il testo della Legge 4/2013 Vai

L’aspetto più importante che la legge definisce con estrema chiarezza è il seguente: per operare come coach professionista non sussiste alcun obbligo di iscrizione ad alcuna associazione di coaching. L’autoregolamentazione della professione di coach è individuale e può essere attuata a norma di legge dal singolo professionista, indipendentemente dall’adesione ad una associazione | Art 6.1 |. Il singolo professionista, anche non iscritto ad alcuna associazione, può rivolgersi agli organismi di certificazione accreditati dall’organismo unico nazionale di accreditamento per ottenere il certificato di conformità alla norma tecnica UNI |Art 9.2|

L’adesione ad una associazione è un atto volontario da parte del coach professionista, non dettato da alcun obbligo di legge. Tutte le associazioni sono uguali davanti alla legge e ciascun coach può scegliere quella che preferisce, in virtù dei servizi offerti. Volendo, nulla osta al fatto che un singolo coach sia iscritto a più di una associazione di coaching.

|ART 2.1 |: Coloro che esercitano la professione di cui all’art. 1, comma 2, (coach) possono costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.

Le associazioni sono realtà professionali di natura privatistica: nascono cioè dalla volontà di privati e non hanno alcun potere “pubblico” di regolamentazione al di fuori del rispetto da parte dei soli associati delle norme statutarie che si sono date. Quindi, ciò che una singola associazione decide vale solo per i suoi associati ma non per i terzi. Non c’è limite alla nascita di nuove associazioni e nessuna può arrogarsi il diritto di rappresentare la categoria dei coach.

Il fine delle associazioni, il ruolo a loro assegnato dalla Legge è duplice:

  • verso i coach: valorizzare le competenze degli associati
  • verso il pubblico: garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti

Verso i coach associati, le associazioni devono svolgere una funzione di sviluppo e promozione della formazione continua: un compito fondamentale e prezioso, perché la legge richiede proprio il possesso delle competenze come requisito fondamentale per l’esercizio della professione

Verso il pubblico: le associazioni devono tutelare l’interesse del pubblico, inteso come benessere e soddisfazione dei clienti dei coach; devono sviluppare un codice deontologico e vigilare sul fatto che i loro associati lo rispettino scrupolosamente nelle loro attività professionali.