Per capire come definire gli obiettivi oggi, voglio partire dal Medioevo e spiegarvi cosa c’entra Sant’Anselmo d’Aosta con maestro Yoda di Guerre Stellari… vi sembra pazzesco? Seguitemi e lo troverete perfettamente logico!
Sant’Anselmo d’Aosta (1033-1109), vescovo di Canterbury, fu uno dei più importanti pensatori della Scolastica, cioè la filosofia cristiana medioevale. La parte più importante della filosofia di S. Anselmo è quella riguardante la dimostrazione dell’esistenza di Dio.
– Nel Monologium (Soliloquio) Anselmo sostiene che l’esistenza dell’universo è di per sé la prova dell’esistenza di un essere superiore, cioè Dio. Questo è il cosiddetto argomento a posteriori.
– Nel Proslogium (Discorso dell’anima a Dio) si propone di trovare invece un argomento a priori per dimostrare l’esistenza del Supremo e semplicemente lo trovò nella seguente asserzione: Dio è ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore.
– Gaunilone, un monaco contemporaneo ad Anselmo, critica questa impostazione sostenendo che equivale a dire che se io immagino un’isola perfettissima e mi metto per mare la trovo sicuramente!
Non voglio qui prendere le parti né di Anselmo né di Gaunilone, ho voluto partire da qui, e soprattutto dall’immagine che il secondo ha utilizzato (l’isola perfettissima) per raccontarvi qualcosa a proposito degli obiettivi.
Un errore comune nel definire gli obiettivi è definire degli obiettivi sbagliati. Il fatto che un obiettivo sia meraviglioso, giusto, bellissimo, etico ed condivisibile non significa sia sensato e soprattutto che sia raggiungibile!!
Gli obiettivi possono essere sbagliati per svariati motivi: un obiettivo per essere ‘giusto’ deve essere SMART cioè:
- Specific: ‘voglio diventare un musicista’ non è un obiettivo specifico, ‘voglio diventare un grande cantante blues’ invece lo è;
- Measurable: ‘voglio diventare un grande cantante blues’ non è un obiettivo misurabile, ‘voglio vendere 8 milioni di downloads al mese’ invece lo è;
- Attainable: ‘voglio vendere 8 milioni di download al mese’ non è un obiettivo raggiungibile, considerate che ho 47 anni e che tutto sommato non canto così bene, ‘fare 2 serate al mese con la band nei locali del varesotto’ probabilmente invece lo è;
- Realistic: fare 2 serate al mese con la band è un obiettivo realistico, di più non potremmo farne dato che, purtroppo, la musica non è ciò che ci permette di portare a casa uno stipendio;
- Time-bound: oggi come oggi la mia band non fa 2 serate al mese, per arrivare a questo livello dobbiamo prepararci un po’ meglio e soprattutto cominciare a ‘battere’ i locali della zona alla ricerca di opportunità; ciononostante la nostra passione (la musica) costa, quindi se vogliamo andare avanti entro 6 mesi dobbiamo riuscire a trovare 2 serate al mese.
Quindi: ‘voglio diventare un grande cantante blues in una band che entro 6 mesi fa 2 serate al mese’ è un obiettivo ‘giusto’ nel senso che ha tutte le caratteristiche per essere raggiunto. Però manca un pezzo.
Quelli di voi che sono, come me, appassionati della saga di Guerre Stellari ricorderanno sicuramente la scena (Episodio 5 – L’Impero Colpisce Ancora) in cui il maestro Yoda ordina a Luke Skywalker di sollevare l’X-Wing (il caccia di Luke) dalla palude usando la Forza.
Allora Luke dice: “Ok, ci provo”
E Yoda: “Fare o non fare, non esiste provare”.
Luke, per quanto si impegni, non ci riesce.
Yoda solleva la nave dal fango, Luke, sorpreso gli dice “Non riesco a crederci”.
Yoda, glaciale, gli dice: “Questo è il motivo per cui fallisci”
Mi sono servito di Yoda, grande maestro Jedi, per spiegare un altro concetto importante: un obiettivo deve, oltre che essere SMART, essere Self-Determined: alla fine di tutto questo mi devo chiedere: ma questo obiettivo è ‘mio’ nel senso che lo voglio ‘io’ ?? Solo quando Luke Skywalker si convince che il suo destino è diventare un Cavaliere Jedi questo diventa il suo obiettivo ed impara ad usare la Forza.
Ho usato i grandi miti della mia (perduta) giovinezza per spiegarvi quindi 2 concetti:
- Porsi un obiettivo ‘bello’ e ‘giusto’ non è sufficiente, deve essere un obiettivo ‘logico’;
- Porsi un obiettivo ‘logico’ non è sufficiente, deve essere un obiettivo per cui sono pronto a tutto, cioè deve essere qualcosa in cui IO CREDO.
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