Il percorso di coaching ha una durata variabile a seconda del tipo di percorso che si intende operare e a seconda di quali aspetti necessitano della figura del coach nella vita del cliente.

Possiamo prendere in considerazione i seguenti fattori che influenzano il percorso di coaching:
– Il tipo di obiettivi che il cliente si è posto
– le risorse a disposizione
– la sua resistenza al cambiamento
– la frequenza degli incontri
– L’ambiente in cui si trova ad agire

 

I primi incontri

Un primo percorso di coaching dura mediamente dai 3 ai 6 incontri ed è composto dal raggiungimento di obiettivi precisi e delimitati. Questo perché in questa fase è necessario stabilire se il rapporto tra le due parti funziona. Il cliente deve capire se c’è sintonia tra lui ed il suo coach, mentre quest’ultimo deve valutare se è effettivamente in grado di assistere il suo cliente nel percorso di coaching. Per questo i primi obiettivi sono sempre a breve termine e circoscritti, come banco di prova per valutare se l’alchimia tra mental coach e cliente funziona.

Il percorso assieme

Una volta stabilita la sintonia tra cliente e mental coach si può intraprendere il percorso assieme concordato da entrambi. Questa parte varia a seconda della disponibilità di entrambi e del tipo di cambiamento che l’individuo deve compiere nella sua vita. Il percorso di coaching può durare pochi mesi per obiettivi più specifici e leggeri, come può essere articolato in un piano di azioni trimestrali, semestrali o della durata di un anno per problematiche più profonde e radicate. Ciononostante è da tenere a mente che il percorso di coaching si caratterizza sempre per la sua brevità di sessioni, questo perché il coach non è interessato a capire qual è la problematica alla radice, ma realizza azioni concrete e mirate per portare il cambiamento in modo effettivo. Qual’ora il rapporto non funzionasse il coach è il primo ad indirizzare i suoi clienti verso colleghi più idonei ad affrontare il caso sottoposto.

Il coaching non è una terapia

Il percorso di coaching non ha niente a che fare con le sessioni di psicoterapia, in quanto non si prefigge lo scopo di modificare aspetti problematici della personalità ricercando nell’inconscio l’origine del problema, bensì mira a creare un varco di possibilità nella vita della persona, facendogli capire quali sono le risorse da cui attingere per realizzarsi. Si può dire che la psicoterapia analizza il passato, mentre il coaching guarda al futuro.