Dietro un Grande Politico c’è un Mental Coach molto in gamba? Cinque  domande semiserie ad un politico evergreen, l’ On. Bravissimo, in  calo nei sondaggi, per capire dalla breve intervista se ha bisogno di un bravo Mental Coach che lo motivi a riordinare le idee, rielaborare un programma politico concreto e creativo, scegliere bene il suo gruppo politico che con le giuste strategie diventi un team compatto e pronto a raggiungere un forte obiettivo comune.

 

1^ Domanda

“Onorevole Bravissimo crede che con l’attuale situazione politica sia producente esporre programmi chiari fatti di soluzioni pragmatiche e visionarie a vecchi problemi o sia da considerarsi preferibile parlare “qualunquemente” per far capire a tutti un concetto “fuffoso”?

Risposta  “Con le richieste che ci arrivano dai nostri lettori del Web piu affezionati, direi la seconda che ha detto”

 

2^ Domanda 

“Bene, Onorevole, pensa allora che si potrebbe tornare, modernizzandoli, ai tanto amati sistemi di Bastone e Carota, motivando il suo gruppo con premi opportuni (vacanze premio, pubblicazione in albi d’onor, etc) come rinforzo positivo a risultati utili e riscontrabili, e punizioni (diminuzioni rimborso spese, obbligo di partecipazione al 100% alle riunioni politiche, etc) come rinforzo negativo a comportamenti discutibili o fraudolenti verso il cittadino-elettore? Così potrebbe tenerli in riga e renderli sempre di più un gruppo affidabile e compatto.”

Risposta “Si, questo si puo’ fare, sarebbe un chiaro esempio per tutti e, se ben pubblicizzato, un buon sistema per motivare gli elettori sfiduciati”

3^  Domanda

“Onorevole come ha scelto la sua compagine politica:

a) per alto grado di preparazione tecnico – esperenziale e capacita’ mentali;

b) condivisione di valori e stessa filosofia politico-amministrativa, stessi obiettivi

c) necessita’ di carattere pratico (più alleanze politiche = più voti)

Risposta  Le capacità mentali, i valori e la filosofia sono belle parole, ma la costruzione di una squadra avviene pragmaticamente per alleanze politiche di forze in campo così da avere tantissimi voti,  arrivare al comando e rimanerci.

 

4^  Domanda

“Parliamo del suo modo di intendere la leadership: crede ad una leadership orizzontale e circolare basata sullo scambio di valore fra chi guida e chi viene guidato? Si riconosce in un sistema politico di gruppi con forti motivazioni intrinseche formati da individui spinti da cuore e passione, uniche molle inossidabili, che producano cambiamenti positivi proprio attraverso un esempio personale forte e convincente?”

Risposta  “Lei scherza! I cambiamenti non riguardano e non vengono influenzati dai singoli, ma dai gruppi sociali e di forza economica, condotti da una leadership autoritaria e ben supportata dai massmedia che faccia audience e voti e che occupi tutto lo spazio di potere”

 

5^  Domanda 

“Ancora una domanda: guardando agli ultimi 2 anni di gestione politica le sembra che abbiate raggiunto gli obiettivi prefissati e, in verità, sbandierati ai quattro venti? Da 1 a 10 che voto si da’? Per il prossimo anno politico che indice di miglioramento pensa di poter raggiungere, e come?

Risposta  “Mah ritengo che debba prima essere verificata la fattibilità dei progetti, sentire gruppi e sottogruppi, vagliarne le volontà e guardare le statistiche prima di poter dare una risposta”

 

Grazie Onorevole per il tempo dedicato, però noto che il sistema è fermo, non funziona. Che ne dice di ingaggiare un bravo Mental Coach che definisca con lei gli obiettivi, con una road map impietosa e sincera, magari puntellata di bandierine colorate, la porti a raggiungerli e cominci così a rassicurare oggi i lettori e poi gli elettori che con uno sforzo consapevole e comune ce la possiamo fare?