L’apporto di un coach nelle scelte della vita di un cliente è un aspetto delicato della sua professione. Il coach aiuta nelle scelte solo se non spinge a cercare soluzioni affrettate, ma ponendo domande che conducono alla riflessione, all’analisi e quindi alla soluzione.

 

Prendere una decisione può essere un processo molto impegnativo oppure viene affrontato con estrema facilità. Dipende dalla persona. Sicuramente il modo in cui si affrontano le scelte dipende dal carattere ma può incidere anche il periodo che sta vivendo o un particolare stato d’animo.

La scelta può essere vista come una conquista ma anche come una rinuncia. Tutto dipende da dove focalizza l’attenzione il cervello: sul passato, e quindi su qualcosa che poteva essere e non è stato; oppure sul futuro, quindi sulla positività e possibilità di nuovi scenari.

 

Fare una scelta implica in sé una rinuncia ad altre possibilità, quello che fa la differenza è la capacità di tollerare le rinuncie o meno. Altresì la consapevolezza del valore del risultato al quale si sta lavorando è fondamentale per raggiungere la soluzione che ci si è prefissati. Il coach aiuta nelle scelte se è presente, ma al tempo stesso se non influenza la riflessione del cliente.

 

Nel momento in cui si deve prendere una decisione si innesca un percorso costituito da più livelli.

 

IL DISORIENTAMENTO

La prima fase è quella del disorientamento, il momento cioè in cui si percepisce la necessità di un cambiamento ma non si ha la chiara percezione di cosa cambiare, come farlo e quando. Il periodo in cui si è soliti affermare “Ho le idee confuse, non so dove andare né che cosa sia giusto fare”.

In questa fase è opportuno non fare nulla. Non scegliere, perché è necessario prima raccogliere tutte le informazioni necessarie sia esterne che interne, in modo che si possano raccogliere elementi indispensabili per formare un ampio ventaglio di possibilità.

 

IL CENTRAMENTO

Il secondo livello è il centramento, periodo in cui si devono valutare con estrema attenzione e serenità elementi esterni secondo i propri parametri (interessi, valori, convinzioni, ecc).

Le prime volte che accade ciò il processo è lungo e arduo, poi con il tempo la selezione degli elementi acquisiti avviene in modo più rapido e coerente. In questo periodo si deve imparare a riconoscere l’equilibrio che si è creato tra le intenzioni e le opportunità.

Questa è la fase più delicata perché si crea un forte stato di tensione che sfocia nell’inevitabile distacco emotivo, tanto che alle persone esterne può sembrare che sia stato perso interesse per la decisione in questione. Si tratta invece di una sorta di distacco per vivere quel particolare momento nel modo più distaccato e razionale possibile. Un atteggiamento per non far trasparire la forte tensione emotiva che spesso dai coach viene interpretato come una resistenza ad andare avanti nel percorso.

 

LA SOLUZIONE

Ognuno con i propri tempi, si arriva all’ultima fase, quella della soluzione, quando  si è raggiunta la chiarezza della strada da percorrere per ottemperare alla scelta. Finalmente si vede bene qual è l’obiettivo da raggiungere e soprattutto il metodo. Il coach può solo che aiutare ad arrivare a questa fase grazie alla rielaborazione razionale del processo vissuto in chiave emotiva.

Il coach aiuta nelle scelte se accompagna il cliente in un processo così importante e delicato sapendo muoversi con estrema cautela, senza spingerlo verso una decisione ma riuscendo a stimolare la maturazione della scelta con delle domande.

Il valore di un percorso di coaching sta proprio nel favorire il processo decisionale grazie al raggiungimento della consapevolezza dell’apprendimento maturato.

Per poter raggiungere risultati bisogna avere chiarezza, focalizzazione sull’obiettivo, metodo e costanza. Il Coaching aiuta ad acquisire maggior consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità, fare chiarezza sugli obiettivi e a trasmettere un metodo per il loro conseguimento, siano essi risultati in ambito professionale o personale.