Per arrivare a correre distanze importanti serve una lunga e meticolosa preparazione. La maggior parte delle persone segue tabelle alimentari e programmi di allenamento. Poche hanno un metodo per allenare la mente e questo può inficiare o rallentare la preparazione, quando non diventa anche un grosso problema durante la gara.
Chi corre anche da amatore, impegnandosi in distanze come maratone e mezze, lo sa: l’aspetto mentale è fondamentale, sia nella gestione delle proprie risorse fisiche, sia nel superare i momenti di maggior fatica che inevitabilmente si presentano lungo il percorso.
Io stesso ho sempre cercato, anche prima di avvicinarmi al mental coaching, di non trascurare questo aspetto.
Ho letto numerosi articoli sul tema, ma poi come credo la maggior parte di chi corre non a livello professionale, ho sempre dato maggior importanza a tabelle di allenamenti ed alimentazione come cardini della preparazione. Sugli aspetti mentali si tende sempre ad improvvisare o almeno non dare altrettanta importanza, come se alimentazione adeguata e preparazione atletica risolvessero la parte più importante e che la mente seguisse di conseguenza. Idee tipo “se sono ben preparato sulle distanze, se sono in forma e mi alimento in modo ideale, farò meno fatica”.
Personalmente ho sempre seguito con molta attenzione il principio per il quale il benessere complessivo si ottiene curando tre pilasti fondamentali:
- alimentazione
- allenamento fisico
- allenamento mentale
Per capire bene di cosa possiamo aver bisogno, proviamo a considerare quali sono i momenti in cui la mente diventa importante e non solo durante la gara, ma anche durante la fase di preparazione o di scarico post gara.
Durante la preparazione infatti, si attraversano comunemente fasi in cui si fa più fatica a rispettare le tabelle alimentari e di preparazione atletica, sia perché avere una vita sociale normale prevede avere tentazioni di varia natura ed impegni da far conciliare con queste esigenze, sia perché capita qualche giornata in cui non funzioniamo come ci aspetteremmo. Credo siano esperienze assolutamente comuni a tutti. Si parla comunemente di “forza di volontà” come un aspetto che fa la differenza, soprattutto in rapporto al dover affrontare la fatica.
Durante la gara ci sono inevitabilmente i momenti di crisi. Quelli in cui subentra il dubbio di farcela. Avere la capacità mentale di superare il momento è fondamentale.
Cosa possiamo fare per allenare la mente?
C’è chi si affida a qualche tecnica di tipo meditativo, chi prega correndo, chi non fa nulla, chi ascolta la musica.
La programmazione, la focalizzazione e la concentrazione si possono allenare e il mental coaching serve a questo. Un metodo che va imparato ed allenato e che nel tempo rende il runner autonomo.
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