La nostra felicità dipende anche e soprattutto dalla qualità delle nostre relazioni.
La qualità delle nostre relazioni può essere migliorata attraverso l’allenamento.
Allenarsi significa “scendere in campo” e non stare in tribuna a criticare (se stessi o gli altri).
Il comunicare in modo consapevole è infatti direttamente collegato al nostro Tasso di Felicità Interna (TFI) in quanto ci permette di costruire relazioni positive.
E’ possibile costruire relazioni con consapevolezza? Ci si può allenare a diventare consapevoli?
Il Mental Coach è quella figura professionale che sa sviluppare l’allenabilità mentale del cliente, ovvero lo aiuta a diventare sempre più flessibile nei comportamenti e responsabile dei propri pensieri/atteggiamenti/emozioni.
Comunicare in modo costruttivo con sé e con gli altri prevede un tenace e continuo allenamento e non è un’abilità immediata o derivante da un talento innato.
Allenamento e mental coahing
“Non si può non comunicare” è la prima legge della comunicazione e ogni persona è chiamata a scegliere se comunicare in modo inconsapevole o se farlo in modo costruttivo per sé e gli altri.
Tutti comprendono, anzi trovano logico e doveroso il fatto di allenarsi per anni e con costanza in uno sport, uno strumento musicale o una professione per arrivare ad eccellere, pochi direbbero la stessa cosa per un aspetti che ci coinvolgono continuamente come i processi mentali e la comunicazione interpersonale.
Del resto quando ci si confronta sugli stili comunicativi e relazionali che ci caratterizzano alcuni slogan vanno purtroppo ancora molto di moda:
- è il mio carattere
- sai ….. sono fatto così
- cosa ci posso fare io se questa cosa mi demoralizza
- Mi fai andare su tutte le furie
- cosa ne puoi sapere tu
- non riesco perché non ci sono portato
Essere allenabili significa decidere di “scendere in campo”, aprirsi all’altro e vedere gli errori come occasioni di apprendimento e di crescita.
Chi invece decide di “stare in tribuna” nella migliore delle ipotesi sceglie di limitarsi a fare il tifo ma quasi sempre finisce per criticare e giudicare le azioni, proprie e altrui.
Nel tennis tutto è più semplice e chiaro…
Se mi presentassi da un maestro di tennis tenendo la racchetta al contrario e lamentandomi del fatto che riesco a colpire pochissime palline in modo efficace, difficilmente rifiuterei i suoi consigli. Non credo proprio che gli risponderei “eh ma sono fatto così… e poi che ne sai tu della mia storia e dei validissimi motivi che mi fanno tenere la racchetta così!”.
Cosa allena il mental coach
In una situazione di formazione, lavorativa o sportiva il Mental Coach allena il cliente a:
- monitorare il proprio stato emotivo
- praticare la puntualità, come forma di rispetto e valorizzazione del lavoro comune
- favorire lo spirito di collaborazione in direzione dell’obiettivo condiviso
- evitare interventi fuorvianti o non essenziali
- essere trasparente e sincero (con gli altri ma soprattutto con se stessi)
- ascoltare in modo attivo
- disattivare il proprio orgoglio
- ricevere i feedback del Coach, come spunti su cui riflettere e come aspetti fondamentali nel processo di apprendimento
Del resto allenabilità operativamente significa assunzione di impegni precisi.
E tu che fai?
Come affronti le cose che ti succedono ma che non ti piacciono?
Ti tieni a distanza o ti metti in gioco con intelligenza emotiva?
Quali modalità e strategie hai imparato per aiutarti a superare i tuoi limiti?
Scrivi un commento