Il Mental Coaching fa miracoli quando si vuole porre fine agli stati d’animo depressi e ai sentimenti di sopraffazione. L’allenamento che offre il mental coach serve per:
1. Fare uso delle immagini positive
Con un pensiero negativo non si può fare un cambiamento nel comportamento delle persone. Davanti ad un cliente è meglio avere un’immagine tranquilla, rilassata e sicura di se stessi. Così si trasmette sicurezza agli altri e si riesce a dare un aspetto assertivo davanti agli altri.
2. Pianificare gli obiettivi in modo chiaro
Avere del tempo per preparare gli incontri con i manager e le presentazioni. La preparazione pianificata delle linee guida lavorative è indispensabile per avere un incontro di successo e ottenere i risultati desiderati.
3. Fare un bilancio positivo
Esistono sempre momenti meno fruttuosi di altri. In questi casi è importante ricordare i momenti di energia che fino a quel momento si sono vissuti con la forza dell’impegno e del lavoro. Si deve pensare alle qualità insite nella persona, agli obiettivi che ha raggiunto e agli encomi ricevuti.
4. Evocare i bei ricordi
Se si sta per arrivare allo stremo delle energie, se si è soprafatti dal lavoro e si è stanchi di questa situazione bisogna ricordarsi delle esperienze piacevoli in relazione a situazioni già vissute. Momenti con la famiglia, i bimbi e anche gli amici e la spiaggia servono per rinfrescare la mente e aiutano a staccare dai pensieri negativi.
5. Essere disponibili al cambiamento
Solamente se si analizzano sinceramente i difetti e i punti deboli si è pronti per il cambiamento.
Due regole principali per il mental coaching sono:
Prima regola: prendere le distanze da esperienze e situazioni negative per poterle valutare obiettivamente e trarne degli insegnamenti.
Seconda regola: lasciar passare del tempo dopo aver sperimentato un fallimento. Invece di ingigantire i problemi, meglio fare uno sforzo per ricordare i momenti positivi per avere la forza di andare avanti.
E’ proprio vero! Quando si presentano dei momenti negativi è indispensabile fare due cose: non ignorare il problema ma neanche volerlo risolvere immediatamente. Serve spostare quindi l’attenzione su argomenti o situazioni, del presente o del passato, che possono restituire serenità e fiducia. Poi, dopo un giusto periodo per assorbire il colpo, si torna su quel problema risolvendolo alla radice.