La Mente, non mente: è l’arma strategica migliore per vincere i propri limiti e ottenere gratificazioni in valuta di autostima, di progressione nella scalata al successo (qualunque esso sia) e in termini di vittoria negli obiettivi a corto, medio e lungo raggio.
Sono appassionata della serie televisiva “Mentalist”, realizzata negli Usa e tutt’ora in programmazione anche in Italia. La parola Visualize ricorre spesso anche negli episodi doppiati in italiano e non viene tradotta. Visualize è, nella serie, il nome di un raggruppamento di persone. La realtà* è che, durante la visione del telefilm, presto poca attenzione a ciò di cui si occupa la Visualize, perché sono irresistibilemnte attratta soltanto dal suono della parola stessa.
Visualize: VISUALIZZA.
E mi ritrovo a pensare a quanto io stessa utilizzi questa tecnica della VISUALIZZAZIONE, in maniera continua, in ogni sessione o momento di Coaching Mentale e nelle occasioni più disparate che la vita mi propone. Visto che i miei strumenti di lavoro spaziano dalle tecniche specifiche del Mental Coaching alla Pnl pura di Bandler e agli studi di fisica quantistica, mi sono resa conto che “simulare mentalmente” o “visualizzare”, è un modo per affrontare al meglio gli impegni quotidiani e non come potrebbe sembrare ad occhi poco esperti, a fuggire da essi.
Infatti, la visualizzazione, la simulazione mentale, gli stati di leggera ipnosi e di percezione allargata, i sogni, rispondono alle stesse leggi della fisica della realtà* di tutti i giorni.
Se visualizzo di effettuare un tiro a canestro da tre punti, la palla seguirà le possibili traiettorie, le leggi di gravità, accelerazione e attrito, di un “reale”* tiro da tre punti effettuato durante una partita di basket. Questo perchè il cervello considera come vissuto sia un gesto realmente effettuato* che uno simulato o visualizzato nella mente.
E’ qui che viene il bello: praticamente, possiamo allenare non solo il fisico ma anche la mente alla ripetizione dei gesti, all’esecuzione perfetta. E tutto questo avrà un posto esperienziale nella nostra memoria.
Trovo questa cosa strabiliante, credo che sia l’arma e lo strumento che può fare la differenza, per vivere una vita piena di risultati positivi e vissuta in maniera più easy, più leggera.
Visualizzare non soltanto la gara, ma visualizzare DI ESSERE NELLA GARA, più e più volte, ci dà la possibilità di vincere la paura dell’ignoto e di preparare una prestazione tecnicamente e mentalmente. E di viverla, immaginando.
Questo vale anche per l’interrogazione o il compito in classe di qualsiasi materia: per i ragazzi in età scolare, la maggiore difficoltà è rappresentata dall’ansia pre- evento, che cresce con l’avvicinarsi della data della verifica, sia scritta che orale. Quindi, facciamo entrare i ragazzi più e più volte in quella classe, facciamoli esercitare a “essere presenti” davanti ai fogli del compito o in piedi per l’interrrogazione. Oppure proponiamo loro di guardare, come in un film, la scena della famigerato compito in classe. La visione a distanza permette di deprivare il contesto dalle emozioni, così da renderlo come “ordinaria amministrazione”.
Se la soggezione è rappresentata dalla figura del prof, si possono inventare soluzioni creative su base piennellistica, per entrare nella “propria classe mentale”: modificare e aggiungere particolari rilassanti, che una volta immaginati, faranno parte del reale* ambiente scolastico. Possiamo persino proporre la visione del docente che sorride, per esempio, mandando indietro quella dell’uomo sempre serio e austero.
Visualize Yourself: immaginare il risultato migliore per un obiettivo manageriale e aziendale, come se fosse già raggiunto e vivere il presente in funzione di quel risultato, non più “da raggiungere”, ma “raggiunto”.
In questa ottica, la Mente, non mente: è l’arma strategica migliore per vincere i propri limiti e ottenere gratificazioni in valuta di autostima, di progressione nella scalata al successo (qualunque esso sia) e in termini di vittoria negli obiettivi a corto, medio e lungo raggio.
*reale: vissuto reale, Realtà, concetto visto nell’ottica quantistica di “Virtualità”, o realtà modificabile e non cristallizzata.
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